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Miele biologico siciliano di castagno.
Formati disponibili 500 grammi
Origine Sicilia
Il castagno: si coltiva in zone di media ed alta montagna. Il fiore è un lungo grappolo giallastro.
Fioritura: da giugno a luglio.
Colore: da ambrato a quasi nero.
Stato fisico: cristallizzazione in genere assente o a grossi cristalli.
Odore: forte e penetrante.
Aroma: simile all’odore, pungente all’inizio, poi più o meno fortemente amaro.
Il miele di castagno è certamente uno dei più importanti su scala nazionale. Le varianti prodotte in regioni diverse hanno specifiche leggermente differenti. Il miele di castagno tende a cristallizzare molto lentamente e in modo irregolare o, addirittura, a rimanere liquido. Ciò è dovuto alla elevata concentrazione di fruttosio che in questo miele supera quella del glucosio.
Nella forma liquida il suo colore è ambrato (come mostra la fotografia della nostra confezione), abbastanza scuro e con sfumature rosso-verdastre.
Al naso e in bocca ha un carattere deciso e persistente. Il gusto del miele di castagno è infatti molto caratteristico: non è particolarmente dolce e presenta un retrogusto un po’ amaro. Per questa ragione spesso chi lo assaggia la prima volta rimane perplesso.
I termini tecnici usati come descrittori del gusto e dell’odore del miele di castagno sono: vegetale, di erba, acre, pungente, aromatico, di legno, tannico, fenolico, di ceci, di sapone di Marsiglia, di cartone bagnato.
A leggere questi termini ci si aspetterebbe un gusto sgradevole, e invece la complessità aromatica di questo miele ne fa uno dei più eleganti, adatto a chi non ama i sapori troppo dolci e invece preferirebbe un miele dalla personalità più interessante e più seducente.
Nei casi in cui le api bottinatrici hanno a disposizione anche il nettare di fiori di tiglio (una pianta arborea che cresce bene nello stesso ambiente e che fiorisce nello stesso periodo) il miele di castagno cambia un po’: acquisisce una nota di mentolo e, soprattutto nei casi in cui è miscelato anche con miele di melata diventa meno amaro e più scuro.
La lentezza di cristallizzazione o la permanenza allo stato liquido ne fanno un buon ingrediente in cucina ma soprattutto nelle preparazioni gastronomiche. Il miele di castagno, infatti, per il suo sapore variegato e interessante si presta bene a contrastare in modo gradevole con il sapore salato o speziato dei formaggi.
Altri latticini che si abbinano bene all’abbinamento con questo miele sono la ricotta e il burro.
Tra le sue attività benefiche sulla salute dell’uomo ricordiamo l’effetto astringente, antispastico, disinfettante delle vie urinarie
Formati disponibili 500 grammi
Origine Sicilia
Il castagno: si coltiva in zone di media ed alta montagna. Il fiore è un lungo grappolo giallastro.
Fioritura: da giugno a luglio.
Colore: da ambrato a quasi nero.
Stato fisico: cristallizzazione in genere assente o a grossi cristalli.
Odore: forte e penetrante.
Aroma: simile all’odore, pungente all’inizio, poi più o meno fortemente amaro.
Il miele di castagno è certamente uno dei più importanti su scala nazionale. Le varianti prodotte in regioni diverse hanno specifiche leggermente differenti. Il miele di castagno tende a cristallizzare molto lentamente e in modo irregolare o, addirittura, a rimanere liquido. Ciò è dovuto alla elevata concentrazione di fruttosio che in questo miele supera quella del glucosio.
Nella forma liquida il suo colore è ambrato (come mostra la fotografia della nostra confezione), abbastanza scuro e con sfumature rosso-verdastre.
Al naso e in bocca ha un carattere deciso e persistente. Il gusto del miele di castagno è infatti molto caratteristico: non è particolarmente dolce e presenta un retrogusto un po’ amaro. Per questa ragione spesso chi lo assaggia la prima volta rimane perplesso.
I termini tecnici usati come descrittori del gusto e dell’odore del miele di castagno sono: vegetale, di erba, acre, pungente, aromatico, di legno, tannico, fenolico, di ceci, di sapone di Marsiglia, di cartone bagnato.
A leggere questi termini ci si aspetterebbe un gusto sgradevole, e invece la complessità aromatica di questo miele ne fa uno dei più eleganti, adatto a chi non ama i sapori troppo dolci e invece preferirebbe un miele dalla personalità più interessante e più seducente.
Nei casi in cui le api bottinatrici hanno a disposizione anche il nettare di fiori di tiglio (una pianta arborea che cresce bene nello stesso ambiente e che fiorisce nello stesso periodo) il miele di castagno cambia un po’: acquisisce una nota di mentolo e, soprattutto nei casi in cui è miscelato anche con miele di melata diventa meno amaro e più scuro.
La lentezza di cristallizzazione o la permanenza allo stato liquido ne fanno un buon ingrediente in cucina ma soprattutto nelle preparazioni gastronomiche. Il miele di castagno, infatti, per il suo sapore variegato e interessante si presta bene a contrastare in modo gradevole con il sapore salato o speziato dei formaggi.
Altri latticini che si abbinano bene all’abbinamento con questo miele sono la ricotta e il burro.
Tra le sue attività benefiche sulla salute dell’uomo ricordiamo l’effetto astringente, antispastico, disinfettante delle vie urinarie
Spedizione
- Spedizioni gratuite, minimo ordine 29€.
Giorno | Orario | ||
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Lunedì | Chiuso | ||
Martedì | Chiuso | ||
Mercoledì | Chiuso | ||
Giovedì | Chiuso | ||
Venerdì | Chiuso | ||
Sabato | Chiuso | ||
Domenica | Chiuso |
Commenti piatto:
Indirizzo di consegna
ALLERGENI ALIMENTARI
Ecco la tabella dei 14 allergeni alimentari:
Glutine | cereali, grano, segale, orzo, avena, farro, kamut, inclusi ibridati e derivati | |
Crostacei e derivati | sia quelli marini che d’acqua dolce: gamberi, scampi, aragoste, granchi, paguri e simili | |
Uova e derivati | tutti i prodotti composti con uova, anche in parte minima. Tra le più comuni: maionese, frittata, emulsionanti, pasta all’uovo, biscotti e torte anche salate, gelati e creme ecc | |
Pesce e derivati | inclusi i derivati, cioè tutti quei prodotti alimentari che si compongono di pesce, anche se in piccole percentuali | |
Arachidi e derivati | snack confezionati, creme e condimenti in cui vi sia anche in piccole dosi | |
Soia e derivati | latte, tofu, spaghetti, etc. | |
Latte e derivati | yogurt, biscotti e torte, gelato e creme varie. Ogni prodotto in cui viene usato il latte | |
Frutta a guscio e derivati | tutti i prodotti che includono: mandorle, nocciole, noci comuni, noci di acagiù, noci pecan e del Brasile e Queensland, pistacchi | |
Sedano e derivati | presente in pezzi ma pure all’interno di preparati per zuppe, salse e concentrati vegetali | |
Senape e derivati | si può trovare nelle salse e nei condimenti, specie nella mostarda | |
Semi di sesamo e derivati | oltre ai semi interi usati per il pane, possiamo trovare tracce in alcuni tipi di farine | |
Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/l espressi come SO2 | usati come conservanti, possiamo trovarli in: conserve di prodotti ittici, in cibi sott’aceto, sott’olio e in salamoia, nelle marmellate, nell’aceto, nei funghi secchi e nelle bibite analcoliche e succhi di frutta | |
Lupino e derivati | presente ormai in molti cibi vegan, sotto forma di arrosti, salamini, farine e similari che hanno come base questo legume, ricco di proteine | |
Molluschi e derivati | canestrello, cannolicchio, capasanta, cuore, dattero di mare, fasolaro, garagolo, lumachino, cozza, murice, ostrica, patella, tartufo di mare, tellina e vongola etc. |